IL POTERE DELL'ASCOLTO
“Ma cosa fa una/un Counselor?!”
“Ascolta”
Ogni volta che mi capita di rispondere così - ponendo l'accento sull'ascolto - alla domanda di chi mi chiede chi sia e cosa faccia il Counselor mi ritrovo ad osservare l’espressione quasi sempre “perplessa” del mio interlocutore e a "discutere" con una voce dentro di me che dice “Ecco, non potevi trovare una risposta più articolata meno riduttiva e più convincente?”.
Eppure è così: Il Counselor Ascolta e lo fa con la A maiuscola!
Ascolta davvero, con competenza e padronanza del metodo di counseling.
Ascolta ponendo attenzione e cura prima di tutto a se stessa/o, per riconoscere e accogliere tutti i movimenti interiori, gli automatismi, i pregiudizi che potrebbero ostacolare la scoperta del mondo dell’altro.
Ascolta facendo “vuoto” dentro di sé, creando uno spazio il più possibile pulito e oggettivo per poter accogliere l’altro e accettarlo per quello che è, nella sua unicità.
Ascolta in silenzio quando il silenzio è il miglior modo per avvicinarsi all’altro in maniera empatica, e interviene ogni volta che lo ritiene utile affinché possa esplorare la sua esperienza, ampliare la sua consapevolezza e attingere a vecchie/nuove risorse per trovare le sue soluzioni.
Ascolta e osserva, accompagnando il suo cliente a vivere a pieno la sua esperienza e a iniziare e/o completare il cambiamento desiderato.
Sì, uno degli aspetti più belli (e difficili) del mio lavoro è proprio Ascoltare.
Ascoltare i Clienti mentre parlano dei loro problemi, ascoltarli mentre identificano i loro obiettivi e da soli scoprono quali siano gli ostacoli per raggiungerli, ascoltarli mentre individuano i cambiamenti che vogliono effettuare e a quali risorse attingere…
E ogni volta mi sorprendo di come anche la "sola" presenza accogliente, autentica e talvolta silenziosa, sia uno strumento efficace e straordinario che permette l’innescarsi di processi di crescita e di fioritura personale.